Da questo grande successo segue il desiderio di rendere “trasportabili” e replicabili i benefici dell’area rinaturalizzata a favore delle coltivazioni. Nasce l’Environment Field Margin, la soluzione che permette di eliminare l’uso di insetticidi, incrementare la produttività e la fertilità dei suoli e risparmiare sui costi. Il primo metodo agricolo replicabile e che produce ambiente e biodiversità.
L’Environment Field Margin è il sistema di aree naturali permanenti costituite da zone umide e fasce boscate, poste a contorno dei campi di coltivazione. Esso permette di creare ambiente coadiuvando l’agricoltura e viceversa in un mutuo scambio virtuoso.
In aggiunta, queste aree fungono da barriere contro le infestazioni di insetti e parassiti permettendo il non uso di insetticidi durante tutto il processo di coltivazione.
La natura da vivere e che fa vivere
From farm to Fork and back to farm again
Tutto a inizio nel 1996 quando l’azienda NeoruraleHub decide di andare in controtendenza all’agricoltura intensiva degli ultimi 80 anni dedicando 400 dei suoi 1700 ettari a natura. Inizia così un lungo processo di rinaturalizzazione, a seguito di lunghi studi della biodiversità e del suolo per trasformare ciò che viene definito “deserto agricolo” in un’area a immagine della Pianura Padana preistorica.
L’applicazione realizzata alle porte di Milano, dove quindi un’area di oltre 1.000 ettari e svariati milioni di Euro di investimenti e altri in corso ancora oggi, è stata rigenerata e ricreata attraverso opere di creazione di canali, siepi, prati umidi, marcite, zone allagate, aree di filtraggio naturali ed è stata ripiantumata con vegetazione tipica della Pianura Padana con quasi due milioni di piante. Il terreno ha così potuto rigenerarsi ed ospitare la fauna e la flora originale che si è andata a riprendere quegli spazi da cui, nel corso dei secoli, era stata allontanata.
La natura, lasciata a se stessa, è stata quindi capace di prosperare da sola senza più alcun intervento umano ed è stato misurato un aumento della biodiversità di oltre il 153%.
Tantissime specie di uccelli, mammiferi e insetti sono ritornati a popolare il panorama padano e ora si contano più di 36 tipi di libellule e più di 2000 specie vegetali.
Questo esperimento, presso l’Innovation Center Giulio Natta, è una grande conquista che dimostra come anche aree altamente sfruttate possono essere “depurate” dalle attività umane e riportate alla loro dimensione originale in tempi brevi, riconquistando la fertilità e la salubrità di un tempo.